venerdì 20 settembre 2013


   
NIMMO è una parola che ha radici di Toscana come noi e come la terra tra le dita che portiamo.E' ispirato dallo slancio che viene dalle abili mani di chi conosce la scultura e dalle matite consumate dalla pressione delle idee. NIMMO significa Nessuno è un non nome per chi non si pone obiettivi troppo alti ma vive in semplicità con quello che la propria storia li lascia tra le mani. Il nostro è un piccolo mondo dove artisti italiani e stranieri ruotano per imparare tecnica e assaporare uno stile di vita all'insegna della decrescita!



STRUMENTI 
Ogni forma è calcata a mano, una ad una.Il calco manuale è un processo lento che consuma le mani . Ha bisogno del calore del sole che asciuga l'acqua e tira la terra. Utilizziamo creta di galestro una fra le più grossolane e impure, ha all'interno granelli di sabbia che rendono la superficie irregolare. 

Il calco o madreforma sulla quale si realizzano gli animali è in gesso. Si spinge la terra all'interno di ogni fessura perchè i dettagli più precisi siano riprodotti nel giusto modo.Quando la figura si è ritirata si toglie dallo stampo e le due metà si incontrano per definire la forma finale.Si saldano insieme con la "barbottina" e poi le lasciamo asciugare sui davanzali delle finestre.
LA DECORAZIONE
Non utilizziamo un'unica tecnica di decorazione ma quella più interessante è la monocottura. La ceramica è fatta sopratutto di alchimia, la casualità  o meglio, la ricerca ci conducono in strade poco percorse e si ottengono così effetti interessanti e inusuali. La monocottura è una tecnica molto poco praticata così la nostra prima tiratura è iniziata da lì.La ceramica viene normalmente cotta e poi smaltata in seconda cottura, nel processo che noi utilizziamo la ceramica viene cotta cruda e già smaltata , l'effetto che si ottiene è una superficie molto irregolare che ti fa domandare : 
ma come si fa?








Ed ecco Giana ,che ha preso il suo nome da Jan ,un nostro amico e vicino di casa che l'ha portata con sè a Ginevra.
Le nostre galline hanno un nome ,il nome di chi le ha apprezzate e se le è portate a casa .Sono una collezione a tiratura limitata perchè non vi siano più di cinquanta di una stessa famiglia e rispettare così la loro biodiversità.